X-Ray, la programmatrice
La ragazza che opera nel bunker sotterraneo del luogo misterioso.
Nel bunker
Nel bunker la temperatura è costantemente controllata e fa piuttosto freddo, tanto che tutti i programmatori si sono messi indumenti pesanti e dotati di cappuccio. Mentre alcuni stanno monitorando gli schermi olografici e altri digitano velocemente sulle tastiere, Echo stravaccato sulla sedia ergonomica beve un caffè e ridacchia tra sé e sé. Senza preavviso, l’ascensore silenziosissimo si apre ed entra il “Dottore”. La tazza di Echo cade sul pavimento rompendosi fragorosamente, nel silenzio totale.
- Che cosa stai facendo?- gli chiede il “Dottore” con tono gelido.
Echo cerca di giustificarsi: - Mi serviva solo una pausa, signore. Non era mia intenzione distrarmi.
Il “Dottore” gli lancia uno sguardo di assoluta disapprovazione, uno sguardo che mette i brividi. -Non c'è tempo per le pause. Stiamo lavorando su un progetto importante e ogni minuto conta. Non tollero questo tipo di comportamento dal mio team.
Echo annuisce umilmente e riprende a lavorare, cercando di rimediare al tempo perso. Il “Dottore” si gira e si rivolge a X-Ray, che lo sta osservando con attenzione. - Spero che tu sia più diligente del tuo collega - le dice con un sorriso sinistro. Lei non replica e continua a osservare il suo schermo. Ha capito benissimo che nel bunker non sono ammesse distrazioni, e non può permettersi di esserne estromessa.
- Allora, cosa c'è di nuovo riguardo alla simulazione di oggi? Siamo riusciti a superare quel problema di cui abbiamo parlato?
Alpha risponde immediatamente: - Sì, abbiamo risolto quel problema, ma ci sono altri bug che non riusciamo a risolvere…per ora.
- E cosa significa questo? Che cosa stiamo sbagliando?
Delta si azzarda a dire timidamente: - Beh, potrebbe essere che ci stiamo concentrando troppo sulla tecnologia e non abbastanza sulle conseguenze etiche di quello che stiamo facendo.
- Come osi? Il nostro lavoro è d’importanza vitale per il futuro dell'umanità. Non vedete il potenziale positivo della nostra ricerca?
Delta con un sussulto di orgoglio cerca di argomentare: - Ma non crede che questo tipo di esperimenti possa avere delle conseguenze imprevedibili sul futuro, signore? Forse…dovremmo essere più cauti.
-Tu non sei qui per fare domande o prendere decisioni. Tu sei qui per eseguire i miei ordini.
Il gelo nel bunker pare aumentare. Tutti, tranne X-Ray, guardano Delta con ostentata disapprovazione. Il “Dottore” chiude seccamente il misero tentativo di replica:
- Se avete scrupoli, potete andare a lavorare altrove, posto che troviate un altro lavoro. Vi ricordo che avete firmato un accordo di riservatezza. Non tollero di essere messo in discussione dagli stessi membri del mio team. Potrebbero esserci per voi delle conseguenze. E non saranno piacevoli. -Il suo sguardo diviene, se possibile, ancora più duro. - E ora potete andare, domani dovrete presentarvi alle sette in punto, non un minuto di più.
Tutti lasciano il bunker, qualcuno pensando di essersi infilato in un tunnel senza uscita.
X-Ray, debitamente incappucciata, inforca la sua motoslitta mentre inizia a nevicare forte. Ma non va nel suo minuscolo appartamento per riuscire a riposarsi almeno qualche ora: un altro lavoro, molto più importante, la aspetta. La motoslitta parte velocemente verso il centro della città, lasciandosi dietro una scia di neve sciolta.
Preoccupazioni
X-Ray è molto concentrata sul suo computer. E’ riuscita a introdurre un nuovo elemento in quel mondo così diverso dal suo eppure ormai a lei tanto familiare. Ma teme che il “Dottore” abbia qualche sospetto. Ieri ad esempio era entrato a un orario insolito per lui e le aveva rivolto bruscamente la parola. Ripensa perplessa a quella brevissima conversazione:
- X-Ray, mi sembri un po' distratta ultimamente. C'è qualche problema?
Lei, colta di sorpresa, era riuscita a mantenersi apparentemente fredda e distaccata:
- No, nessun problema. Solo un po' di stress da lavoro.
- Lo stress non è una scusa accettabile per non lavorare al massimo delle tue capacità. Siamo vicini alla fine dell'esperimento e non possiamo permetterci di avere debolezze in questo momento.
- Lo so, signore. Non si preoccupi, farò il mio lavoro al meglio.
- Spero per te che sia così. Ricorda che se dovessi scoprire qualcosa di strano, non esiterò a prendere provvedimenti.
Può darsi che in realtà si tratti della solita tattica per tenere tutti sotto pressione, o anche di una certa avversione che il “Dottore” ha manifestato anche in passato verso di lei, unica donna del team. Ma sa che deve stare molto attenta, la posta in gioco è altissima e non può deludere i suoi veri capi. Si chiede spesso perché abbiano scelto proprio lei per una missione così delicata, ma in fondo sa di essere la migliore programmatrice della sua squadra. “Spero che non si siano sbagliati” pensa.
E in effetti, qualcuno nello strano universo dove è stato stravolto, il paese di Melata si sta svegliando.
Il "progetto" viene sventato
Quando X-Ray, dopo aver avvicinato il suo occhio alla fotocellula per il riconoscimento, entra nel bunker, sente immediatamente un'atmosfera pesante. I membri del team sono chini sui computer, ma il loro silenzio è inquietante. Mentre si avvicina per chiedere spiegazioni, l'ascensore si apre lentamente, rivelando la figura imponente del "Dottore". Ma non è solo: lo segue uno dei robot preposti al controllo della clinica, una macchina che obbedisce ciecamente alle sue direttive.
“Ci siamo” pensa X-Ray, mentre il suo battito cardiaco accelera di colpo. Sperava di avere ancora un po' di tempo per raccogliere prove e inserire nuovi elementi nella simulazione, ma capisce che è arrivato il momento della resa dei conti. È evidente che il "Dottore" ha scoperto qualcosa, forse anche tutto.
Con passo deciso lui si avvicina a X-Ray, il suo volto è freddo e gli occhi colmi di determinazione. Ha in mano un documento elettronico che le sbatte sotto il naso. È stata scoperta.
- X-Ray, mi sai dire che diavolo significa tutto ciò?
Lei cerca di prendere tempo, la sua mente lavora freneticamente per trovare una soluzione.
- Dovrei esaminarlo, signore. Potrebbe esserci un malinteso.
Lui scoppia in una risata sinistra, un suono che fa gelare il sangue nelle vene di X-Ray.
- Malinteso? Non ti permetterò di distruggere tutto il nostro lavoro. Ti avevo avvertita che avrei preso provvedimenti."
Con un movimento repentino, il "Dottore" estrae il telecomando dalla tasca del camice e ordina al robot di armarsi. X-Ray si abbassa istintivamente e si sposta di lato, riuscendo a schivare il raggio laser mortale che il robot emette, distruggendo uno dei computer con un colpo preciso. Ma nella foga inciampa e si ritrova a terra in ginocchio. La situazione sembra irrimediabilmente persa per lei.
Ma improvvisamente si sente un tremendo boato: la porta blindata del bunker viene fusa da una vampata di calore e una squadra dell'Europolice fa irruzione, lanciafiamme e armi fotoniche in mano. Il robot viene immediatamente colpito e cade in una pozza di metallo fuso. Il "Dottore" si trova circondato, le armi puntate contro di lui.
- Non potete fermarmi! Questo progetto può cambiare il nostro mondo!", urla, mentre afferra X-Ray, e la usa come scudo umano, cercando di raggiungere il varco che crea con il telecomando, attivando il MPD(1).
X-Ray si rende conto che il "Dottore" vuole fuggire nel mondo in cui ha creato Melata, il paese delle piazze che scompaiono, il fulcro dell'esperimento, portandola con sé. Non può permettergli di scappare e cerca disperatamente di divincolarsi.
I suoi colleghi dell'Europolice ("Chi li avrà avvertiti?", si chiede confusa) sono paralizzati, non vogliono rischiare di colpirla. Ma, improvvisamente, con un grido disperato, il "Dottore" la lascia e cade a terra: Echo, il suo collega del team, quello che lei credeva meno scaltro, l’ha colpito alle spalle con un calcio ben assestato.
Viene arrestato, e con lui tutti i componenti del team. Spetterà ai giudici stabilire quale sia stato il coinvolgimento di ciascuno nel folle esperimento.
Uno dei membri dell’Europolice provvede a distruggere il MPD utilizzato abusivamente, chiudendo per sempre il varco tra i due mondi.
- Credevi che ti avremmo lasciata sola ad affrontare questa situazione, X-Ray? Non sai che gli sbirri vanno sempre in coppia? - conclude Delta, sorridendo.
***
Nella sede locale dell’Europolice stanno festeggiando l’esito felice dell’azione appena portata a termine.
Xenia (la X-Ray nel team del “Dottore”) è ancora frastornata e anche un po’ irritata dal fatto che le abbiano affiancato a sua insaputa un collega più esperto di lei, ma non vuole darlo a vedere. In fondo le ha salvato la vita. Una bella lezione per il futuro, non può che rendersi conto di essere ancora piuttosto inesperta come agente sotto copertura.
In ogni caso la sua missione ha fruttato molti elementi da utilizzare come prove contro il sedicente scienziato, che da tempo era tenuto d’occhio dall’Europolice per le sue attività illegali. La sua idea di utilizzare la clinica per condurre esperimenti finalizzati al controllo della mente in un universo parallelo poteva anche essere considerata geniale, visto che nel suo mondo è severamente vietato. Ma non ha tenuto conto che l’utilizzo del MPD non è consentito senza autorizzazione del Governo, e solo in casi di forza maggiore. E il campo magnetico che genera è facilmente individuabile, con gli strumenti adatti.
In realtà non è la prima volta che il “Dottore” finisce nel mirino delle forze dell’ordine, ha già al suo attivo una lunga serie di reati, commessi cambiando di volta in volta identità, tanto che è difficile sapere quale sia il suo vero nome. La sua megalomania ormai l’ha fregato, e il Tribunale dei Dieci probabilmente lo condannerà all’esilio in un universo tetro e desolato. In fondo, questo è proprio un caso di forza maggiore.
Xenia però ha ancora in mente tutte quelle donne che ha potuto conoscere nella simulazione e che ha cercato di mettere in guardia inserendovi elementi anomali: cosa sarà di loro? Ricorderanno qualcosa di questa singolare esperienza? Per fortuna l’esperimento è stato troncato in tempo perché nessuna fosse davvero condizionata, a parte la piccola Vanessa, la più fragile. Forse qualcuna avrà dei ricordi vaghi, forse no. E cosa sarà stato di Melata, il paese delle piazze che scompaiono? Dovrà chiederlo a qualcuno che sappia meglio di lei come funziona il MPD.
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1) Multiverse Portal Device, dispositivo per aprire un portale nel Multiverso.
Vent'anni dopo
Nella sede centrale dell’Europolice, Xenia osserva dalla vetrata la tempesta di neve che come di consueto sta imperversando sulla città. Prima si era fermata un momento a osservare la bacheca dove sono esposti ologrammi e documenti elettronici che riguardano l’esperimento che aveva coinvolto la tranquilla cittadina di Melata, nell’Altrove. Mentre rifletteva su quanto accaduto, si era anche chiesta che ne fosse stato delle donne coinvolte nell’esperimento di quell’impostore dai troppi nomi.
Impossibile saperlo. Dopo quell’episodio l’utilizzo del MPD è stato definitivamente proibito a chiunque, comprese le forze governative. Ne esiste ancora un solo esemplare, accuratamente tenuto sotto chiave nei sotterranei dell’Università della Capitale d’Europa.
Pensa: "Vent'anni sono già passati. Sembra un'altra vita, un'altra realtà. Da allora ho imparato moltissimo e sono davvero soddisfatta della mia carriera nell'Europolice. Sono fiera di avere l’occasione di proteggere gli altri e impedire che avvengano tragedie simili a quella accaduta in quel mondo strano dove si trovava Melata. Ma quegli eventi hanno lasciato un'impronta indelebile su di me. Mi hanno resa più forte, ma anche più consapevole del potere delle scelte che facciamo. E mi ricordano sempre del valore della collaborazione. Nessuno può farcela, da solo "
Uno squillo del suo telefono da polso la distoglie dai pensieri. Sol, il suo capo, quello che già allora l’aveva salvata facendosi chiamare Echo, sta progettando per la squadra un’altra missione. Pare che infatti il gelo che avvolge in modo implacabile tutto il continente europeo non sia un fatto naturale ma frutto di un altro sconsiderato esperimento. E questa volta il compito di fermarlo sarà davvero arduo, è in gioco il futuro dell’umanità.