Vent'anni dopo
Nella sede centrale dell’Europolice, Xenia osserva dalla vetrata la tempesta di neve che come di consueto sta imperversando sulla città. Prima si era fermata un momento a osservare la bacheca dove sono esposti ologrammi e documenti elettronici che riguardano l’esperimento che aveva coinvolto la tranquilla cittadina di Melata, nell’Altrove. Mentre rifletteva su quanto accaduto, si era anche chiesta che ne fosse stato delle donne coinvolte nell’esperimento di quell’impostore dai troppi nomi.
Impossibile saperlo. Dopo quell’episodio l’utilizzo del MPD è stato definitivamente proibito a chiunque, comprese le forze governative. Ne esiste ancora un solo esemplare, accuratamente tenuto sotto chiave nei sotterranei dell’Università della Capitale d’Europa.
Pensa: "Vent'anni sono già passati. Sembra un'altra vita, un'altra realtà. Da allora ho imparato moltissimo e sono davvero soddisfatta della mia carriera nell'Europolice. Sono fiera di avere l’occasione di proteggere gli altri e impedire che avvengano tragedie simili a quella accaduta in quel mondo strano dove si trovava Melata.Melata. Ma quegli eventi hanno lasciato un'impronta indelebile su di me. Mi hanno resa più forte, ma anche più consapevole del potere delle scelte che facciamo. E mi ricordano sempre del valore della collaborazione. Nessuno può farcela, da solo "
Uno squillo del suo telefono da polso la distoglie dai pensieri. Sol, il suo capo, quello che già allora l’aveva salvata facendosi chiamare Delta, sta progettando per la squadra un’altra missione. Pare che infatti il gelo che avvolge in modo implacabile tutto il continente europeo non sia un fatto naturale ma frutto di un altro sconsiderato esperimento. E questa volta il compito di fermarlo sarà davvero arduo, è in gioco il futuro dell’umanità.