Partenze e rivelazioni
L'ultima volta che vide sua madre, era nel giardino, che parlottava fra sè e sè, indaffarata a cercare un qualcosa che sapeva solo lei, Livia le andò incontro , doveva capire alcune cose di Vanessa che misteriosamente sua madre conosceva, sapeva... appena incrociò lo sguardo della figlia senza darle il tempo di domandare, lei sentenziò:
- io so sempre tutto, vedo e ascolto tutto e dove posso intervengo, vieni cara la faccenda dei mondi paralleli è seria.
Livia sconcertata da quell'affermazione provo a chiedere quanto fosse vera tutta quella storia di Vanessa:
-
sì, esattamente, e ha usato un segreto antico per trovare la strada per tornare a casa. Ma ha anche visto cose che nessun altro ha mai visto prima. E questo può essere difficile da spiegare a chi non l'ha mai visto con i propri occhi, ma per il momento è tornata.
Poi riprendendo fiato e in tono affettuoso disse ancora:
-
non devi più preoccuparti, Vanessa è al sicuro, e tutto tornerà alla normalità. E' stato difficile per lei, tanto che tutto questo l'hanno spaventata al punto di compiere un gesto disperato. Ma ha anche imparato cose che nessuno avrebbe mai potuto immaginare, questo la rende una persona molto speciale. Tesoro mio io però adesso non ho più tempo per te.... devo trovare...." - cosa devi trovare mamma?
-
ma sei ancora qui figliuola? Corri cori vai a cercare la tua cosa, che alla mia ci penso io.
Ma Livia non capiva ancora ( Oh mamma perché con te i discorsi non sono mai chiari e semplici?)
Sua madre alzò lo sguardo e l'ammonì sorridendole, per un attimo sembrava quasi l'avess letta nel pensiero e conosceva bene quello sguardo. .. con sua madre niente mai era stato semplice e chiaro...al solito doveva fare tutto da sola:
-
già perché ad essere imboccati da altri non si va mai da nessuna parte vero mamma?"
-
- ecco noto con piacere che qualcosa di buono ti ho insegnato, coraggio tesoro ci riuscirai
L'eco di quelle parole, le ultime, interrotte da uno squillo di cellulare la riportarono al presente, anche quella sera stessa una telefonata dal medico di famiglia la riportaro al presente, sua madre era stata colta da un malore l'aveva lasciata per sempre.
Dopo due anni da quel giorno ...Livia ogni giorno ripensava a lei,ma anche a tutta quella strana faccenda. Era sempre stata una donna eccentrica e misteriosa non lo poteva negare, viveva in un mondo tutto suo, e per questo aveva sospettato per lungo tempo, una pseudo malattia degenerativa che le faceva perdere il lume della ragione, per questo sospetto non aveva dato troppo peso alle sue stramberie; i messaggi in codice con cui le scriveva spesso, l'appuntamento alla Pensione, le continue sparizioni, e quell'aria svampita perenne.
Ma ... la morale comunque era che sua madre e Vanessa si conoscevano, ecco che tutto tornava, s'incastrava come un puzzle, ogni pezzo era tornato al suo posto. Vanessa che sosteneva di essere una viaggiatrice dimensionale, che aveva visitato mondi diversi dal suo, e che aveva visto il futuro. Un futuro in cui una catastrofe globale avrebbe distrutto la vita sulla Terra. Affermazioni che l'avevano portata a pensare alla ragazzina, vittima di traumi e che aveva tentato il suicidio più volte, come un soggetto fragile affetto da una forma di fuga dalla realtà.
Ma poi racconti di sua madre nelle descizioni dei gesti di una ragazzina che aveva dimostrato conoscenze e abilità che non si spiegavano facilmente e che usava viaggiare nelle varie dimensioni spazio- tempo ... portavano la sua razionalità in subbuglio ....Vanessa e sua madre erano unite non solo da un segreto, ma pure da mondi paralleli, varchi, fughe nello spazio.
Forse...sua madre era una scienziata geniale? Aveva lavorato a sua insaputa in qualche organizzazione segreta? Era lei la creatrice della macchina per i viaggi dimensionali? Del resto Vanessa in alcune sue sedute le aveva confidato che era stata proprio una strana donna a darle un dispositivo speciale, una sorta di braccialetto, che le permetteva di attivare i varchi temporali a suo piacimento. Livia ignorava l'esistenza di una macchina per i viaggi dimensionali, o se fosse stata solo un’invenzione della mente confusa di Vanessa, alimentata dalle stranezze di sua madre, non sapeva se il futuro fosse stato già scritto o se potesse essere stato cambiato dalle due donne, il desiderio che aveva adesso ripensando a tutto ciò, che avrebbe voluto un futuro da cambiare, dove incontrarsi di nuovo con la madre, abbracciarla e confortarla in tutti quei momenti che era parsa confusa e che lei aveva sottovalutato. Dopo due anni Melata era ritornata alla normalità, alla vita quotidiana di sempre, niente apparentemente era cambiato, nemmeno quell'orologio che segnava due ore avanti, che continuava non preoccupare nessun abitante. Di Vanessa invece non seppe più nulla, la sua famiglia decise di partire per la città di alcuni loro parenti, avrebbero ricominciato da capo la loro vita, Vanessa era riuscita a superare i traumi, l'ultima volta che la vide aveva uno sguardo luminoso e colmo di speranza. Chissà ... si chiese Livia...forse Vanessa avrebbe continuato a girovagare per mondi, ed altre vite, adesso la sua missione era dare un futuro al futuro. E anche a se stessa. Si avvicinò alla finestra, e guardò il cielo stellato e sorrise, quando all'improvviso In lontananza, una stella brillò più forte delle altre, come se le facesse un cenno. Era Vanessa? Livia sentì una strana sensazione nel petto, come se qualcosa o qualcuno la chiamasse.
Forse un giorno avrebbe rivisto la sua amica, chissà ..in un altro mondo, o in un’altra vita.